Il Bhutan, piccolo stato montuoso dell’Asia da quarant’anni anni misura la sua ricchezza attraverso la felicità.
A sostenerlo e Sonam Phuntsho Rapten, direttore media e comunicazione del centro del Bhutan Studies :“La felicità è una misura che di solito è legata alla singola persona, un valore individuale che ci fa dire cosa ci rende felici e cosa no. Noi siamo un paese piccolo, sull’Hymalaia e abbiamo creato il concetto di felicità interna lorda, che non sostituisce il prodotto interno lordo, ma lo completa con una percezione nuova, attraverso 33 indicatori e 124 variabili. In pratica, secondo la nostra concezione, lo sviluppo deve promuovere la felicità collettiva. La felicità è pluridimensionale ed è basata sul principio di interdipendenza. L’obiettivo è cercare un equilibrio tra esigenze culturali, spirituali ed economiche dei cittadini del Bhutan – dice Phuntsho Rapten -. Il concetto del pil è alquanto fallace perchè non riesce ad includere concetti come ad esempio la felicità, che deve essere considerata un bene pubblico. In Bhutan abbiamo elaborato quattro pilastri: lo sviluppo economico eco sostenibile, la conservazione e promozione della cultura, la conservazione dell’ambiente, un buon governo del paese”.

Il rapporto Undp raccomanda che il Bhutan incrementi la sua resilienza integrando politiche climatiche, strategie e piani d’azione nelle strategie nazionali di riduzione della povertà e nei piani di sviluppo.
Per bilanciare la crescita economica, lo sviluppo umano e la tutela dell’ambiente, il rapporto chiede uno “sviluppo verde” e di esercitare un ulteriore controllo delle attività potenzialmente dannose, come le concessioni forestali, l’estrazione mineraria, il turismo di massa e l’utilizzo di pesticidi.
Il documento Undp e del governo reale del Bhutan raccomanda inoltre miglioramenti in altre aree come la ricerca scientifica, le informazioni di base ed i dati climatici, l’espansione degli attuali meccanismi di finanziamento del clima e il miglioramento dei sistemi di gestione in settori sensibili al clima come l’agricoltura, le foreste e le risorse idriche.