La polizia ha sparato fumogeni e proiettili di gomma mentre sono ancora in corso i disordini nella via Laietana, a Barcellona, davanti al quartier generale della polizia. Almeno 35 feriti e 10 persone arrestate. È il bilancio, ancora provvisorio, del venerdì di protesta in Catalogna che ha visto oltre mezzo milione di persone scendere in piazza a Barcellona in un’imponente manifestazione nel quinto giorno di proteste contro la condanna al carcere dei leader separatisti catalani. Diverse strade sono state bloccate, voli cancellati, e il centro di Barcellona è stato completamente paralizzato.

La manifestazione è stata convocata insieme a uno sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali indipendentiste che ha fermato la Catalogna. In piazza a Barcellona non sono mancati disordini e scontri, con cariche della polizia e arresti. Durante gli scontri è rimasto ferito un agente, dopo essere stato colpito alla testa da una pietra. Il poliziotto è stato ricoverato in ospedale ed è cosciente. Le proteste si ripercuotono anche sul calcio spagnolo: è stato deciso il rinvio della partita Barcellona-Real Madrid prevista per il 26 ottobre.

I disordini sono scoppiati nella via Laietana, davanti al quartier generale della polizia locale, dove si sono visti lanci di oggetti di ogni genere: biglie di acciaio, pietre, e addirittura c’è chi si è messo a scagliare transenne in metallo. Cassonetti sono stati incendiati e trascinati in mezzo alla strada a fare da barricate. Alcuni cartelli stradali sono stati segati via. La polizia in tenuta antisommossa ha risposto con delle cariche per disperdere i violenti e ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma. I Mossos de Esquadra hanno segnalato su Twitter che si stanno verificando “atti di vandalismo molto gravi” con “diversi incendi ancora attivi”, invitando la popolazione, per sicurezza, a non avvicinarsi all’area.

Secondo la polizia oltre mezzo milione di manifestanti. Gruppi di manifestanti indipendentisti hanno bloccato diverse strade sin dalle prime ore della mattina: tra le strade interrotte anche quella alla frontiera con la Francia, chiusa in entrambi i sensi. La Guardia urbana, la polizia municipale, di Barcellona ha parlato di oltre mezzo milione di manifestanti (525.000) che hanno partecipato alla protesta, mentre 46 voli in partenza dalla città sono stati cancellati. Nel centro chiuse anche stazioni della metropolitana. Esulta per la grande partecipazione il presidente della Generalitat catalana Quim Torra: “La marcia per la libertà ha riempito il Paese! Vinceremo e andremo avanti”.