Nel nostro Paese questo è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi, con una anomalia di +1,58°C sopra la media del periodo di riferimento, superando il precedente record del 2015. Superato il record del 2015 secondo l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr

Se si escludono i mesi di febbraio (con un’anomalia negativa) e marzo (in media rispetto al trentennio di riferimento), tutti gli altri mesi dello scorso anno hanno fatto registrare temperature anomale, di oltre 1°C rispetto alla media. Particolarmente eccezionali i mesi di gennaio (il secondo gennaio più caldo dal 1800 ad oggi con una anomalia di +2,37°C rispetto alla media) e aprile (il più caldo di sempre, con un’anomalia di +3,50°C rispetto alla media).

Le temperature record del 2018 viste nel contesto degli ultimi 220 anni di storia climatica dell’Italia confermano ancora una volta che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante. Per altro è significativo è il fatto che tra i 30 anni più caldi dal 1800 a oggi 25 siano successivi al 1990. Ma l’eccezionalità del 2018 non ha interessato solo l’Italia. L’anno appena concluso, infatti, è risultato il più caldo da quando sono disponibili osservazioni anche per Francia, Svizzera, Germania e Austria.

Riscaldamento oceani. Il riscaldamento globale negli ultimi 150 anni ha scaldato gli oceani come se fosse esplosa una bomba atomica come quella di Hiroshima ogni secondo. Lo sostiene una ricerca dell’Università di Oxford, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences e citata dal quotidiano britannico Guardian.

Più del 90% del calore intrappolato dalle emissioni di gas serra sulla terra è stato assorbito dai mari. Questa grande quantità di energia provoca lo scioglimento dei ghiacci, con il conseguente innalzamento del livello delle acque, e rende più potenti e devastanti gli uragani.

La ricerca dell’Università di Oxford ha preso in considerazione i dati delle temperature degli oceani dal 1871 ad oggi. Il riscaldamento è accelerato negli ultimi decenni, a causa dell’aumento di emissioni di gas serra, e oggi equivale a 6 atomiche di Hiroshima al secondo.

Il calore complessivo assorbito dai mari negli ultimi 150 anni è stato circa 1.000 volte l’utilizzo di energia dell’intera popolazione globale in un anno.