Aiel al Clean Air Dialogue, incontro tra Unione Europea e Italia sui temi della qualità dell’aria
Su invito del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, anche AIEL è tra i portatori d’interesse che sono stati chiamati a portare il loro contributo al Clean Air Dialogue, il dialogo bilaterale sulla qualità dell’aria che vedrà il governo, le regioni, gli stakeholders e la commissione europea intorno allo stesso tavolo per un confronto sulle migliori politiche per risolvere le problematiche nazionali legate alle emissioni inquinanti in atmosfera. L’incontro si terrà il 4 e 5 giugno a Torino, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’Ambiente.
AIEL auspica che questa occasione di dialogo possa essere utile a raccogliere spunti e contributi provenienti dal mondo forestale e delle biomasse energetiche, al fine di concordare soluzioni di sistema per contrastare l’inquinamento atmosferico e delineare misure concrete per la qualità dell’aria delle nostre città.
Con la firma del Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente, avvenuta un anno fa, AIEL ha precorso i tempi, individuando azioni nel breve, medio e lungo periodo finalizzate a raggiungere l’obiettivo del meno 70% di emissioni entro il 2030. Sono 5 gli impegni contenuti nell’intesa programmatica di settore: sostegno al turn-over tecnologico (oltre 4 milioni di apparecchi in Italia hanno più di 20 anni) introduzione di criteri qualitativi e di certificazione dei combustibili legnosi (legna, cippato, pellet, bricchette), individuazione di specifici percorsi di formazione e aggiornamento di installatori e manutentori, promozione della manutenzione periodica e diffusione di buone pratiche per l’uso corretto dei generatori a biomasse.
I Clean Air Dialogues sono eventi aperti e condotti su base volontaria, che negli ultimi due anni si sono svolti in Paesi come Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Ungheria, Lussemburgo e Irlanda. A questi si aggiunge quest’anno l’Italia, gravata da due procedure d’infrazione sulla qualità dell’aria relative al superamento dei livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10) in alcune Regioni italiane, che con il ministro Costa ha deciso di aderire all’invito del Commissario europeo per l’Ambiente Karmenu Vella.
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