In Italia sono due milioni le persone, soprattutto donne fra i 25 e i 45 anni,  colpite da fibromialgia. E’ una malattia reumatologica molto dolorosa, dalle cause ignote e contro la quale non sono ancora state messe a punto terapie realmente efficaci. Ecco perché è stato istituito il primo registro nazionale sulla malattia, un progetto realizzato dalla Società italiana di reumatologia (Sir) con il patrocinio del ministero della Salute.

Il registro è stato presentato oggi in occasione della seconda giornata del 56° Congresso nazionale della Sir, a Rimini. “Per la prima volta il paziente è stato messo al ‘centro’ per un nuovo, ambizioso e complesso progetto, che ha visto finora la partecipazione attiva di 19 centri di reumatologia sul territorio nazionale – sottolinea Fausto Salaffi, consigliere nazionale della Sir e delegato ai problemi legati alle malattie da dolore cronico – La fibromialgia è la terza patologia reumatologica più diffusa” in Italia “e rappresenta da sola il 20% di tutte le diagnosi che formuliamo in ambito ambulatoriale.    E’ quindi fondamentale riuscire a perfezionare l’assistenza ai malati”. Nonostante la fibromialgia sia così frequente nel nostro Paese, secondo uno studio diffuso da Sir solo il 24% degli italiani ne ha sentito parlare. Più in generale quasi tutte le patologie reumatologiche risultano poco conosciute dal grande pubblico. Per questo la Sir promuoverà per il terzo anno consecutivo #Reumadays, una campagna itinerante che il prossimo anno coinvolgerà altre città italiane.

Particolare attenzione sarà invece riservata agli over 65 con la nuova edizione della campagna “Malattie Reumatologiche? No Grazie!” attraverso una partnership con Senior Italia FederAnziani. “Trattiamo delle malattie in crescita che presentano numeri davvero imponenti – aggiunge Luigi Sinigaglia, presidente nazionale Sir – In totale interessano oltre cinque milioni di persone d’ogni fascia d’età e si calcola che un over 65 su tre deve assumere regolarmente farmaci antinfiammatori e antireumatici”.