I datteri sono poveri di grassi e proteine. Sono facilmente digeribili e reintegrano i sali minerali che vengono persi durante lo sport. Sono ricchi di sali minerali e vitamine del gruppo B. Sono una vera miniera di energia particolarmente adatta a chi pratica soprt a tutti i livelli.
I datteri sono ricchi di magnesio, vitamine, fibre e potassio. Nonostante siano frutti con molti zuccheri, rappresentano comunque una valida alternativa ad altri cibi dolci. Contengono infatti una quantità di fibre, i beta glucani, tale da regolare i livelli di colesterolo.
Possono aiutare a ridurre il rischio di ictus grazie alle elevate quantità di potassio. Ne bastano infatti 100 grammi per assorbire il 20% della dose giornaliera raccomandata. Il magnesio rilassa i muscoli del cuore e migliora il flusso sanguigno dilatando i vasi. La vitamina B6 elimina l’omocisteina, aminoacido collegato alle malattie cardiache. Infine, questo frutto contiene piccole quantità di ferro utile per chi soffre di anemie.
I datteri riducono la glicemia
I datteri sono una preziosa fonte di nutrienti, tra cui vitamine, come la vitamina A, gruppo B e C, minerali, tra cui calcio, magnesio, fosforo, rame e selenio, antiossidanti, tra cui antocianine, catechine e flavonoidi, e zuccheri, e quindi energia. Tuttavia, proprio per il loro contento in zuccheri i datteri sono sempre stati considerati un alimento da assumere con cautela, soprattutto alla luce del progressivo aumento di casi di diabete tipo 2, il diabete tipico dell’adulto.
Ma è proprio così? Sembra di no. Infatti, come è emerso dalla prima ricerca di cui parliamo oggi, un moderato apporto di datteri, 2-3 datteri al giorno, è in grado di ridurre sia la glicemia a digiuno che la glicemia postprandiale, anche in persone con una diagnosi di diabete.
Si ritiene che i datteri siano in grado di aumentare l’azione dell’insulina e al tempo stesso di ridurre l’assorbimento del glucosio. Non solo, dato l’apporto di magnesio, i datteri sono risultati utili anche a contrastare la retinopatia diabetica. Infatti, una carenza di magnesio è proprio associata a un rischio maggiore di sviluppare questa condizione (Kumar et al, J Family Med Prim Care, 2019).
L’azione dei datteri su colesterolo, pressione e vasi sanguigni Ma i datteri proteggono il cuore anche in altri modi. Infatti, questi frutti contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Non solo, i datteri contengono acido folico che è indispensabile per metabolizzare l’omocisteina e trasformarla in metionina.
Ebbene, questo fatto è degno di nota dal momento che alti livelli di omocisteina, che quindi non è stata metabolizzata dal corpo, sono associati a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. I datteri sono ricchi di fibre, che aiutano a diminuire i valori di colesterolo e trigliceridi. Infine, la vitamina C dei datteri contrasta l’ossidazione del colesterolo cattivo LDL, la causa principale dell’arteriosclerosi, migliora l’elasticità dei vasi sanguigni e la funzione dell’endotelio, che è il rivestimento dei vasi sanguigni.
I datteri sono un alimento che per millenni ha sostenuto le popolazioni delle regioni aride dell’Africa settentrionale e dell’Arabia. Si tratta di frutti dolci e sazianti ricavati dalla palma da dattero (Phoenix dactylifera), un albero molto robusto e longevo che può superare i 300 anni di vita. Per molti sono solo una bomba calorica tipica delle tavole natalizie, ma, in realtà, sono un vero superfood alleato della nostra salute.
Lodati da Maometto e largamente citati nei testi sacri dell’Islam, i datteri sono uno dei cibi più gettonati per rompere il digiuno durante il mese del Ramadan. Ecco spiegato perché bastano due o tre datteri al giorno per fare il pieno di energie e combattere la stanchezza invernale.
- I datteri, dal greco daktylos che significa dito (per la loro forma oblunga), sono un alimento ricco di sali minerali, come potassio e magnesio, ideali per idratare il corpo, superare la stanchezza e i cali di concentrazione e attenuare lo stress.
- Tra i minerali è presente anche il fosforo, che potenzia le funzioni cerebrali e il calcio, indispensabile per il benessere di ossa e articolazioni.
- Sono ricchi di vitamine, in particolare di quelle del gruppo B, importanti per il benessere del metabolismo e di vitamina C, una corazza per il sistema immunitario.
- La loro polpa carnosa e zuccherina vanta numerosi antiossidanti come carotenoidi e flavonoidi, che contrastano gli effetti dei radicali liberi e dell’invecchiamento cellulare.
- Questi frutti sono, poi, ricchi di zuccheri naturali, come il fruttosio, che li rendono adatti per dolcificare alimenti e bevande.
- Inoltre, essendo poveri di grassi, il loro consumo contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nocivo nel sangue.
- La ricchezza di fibre vegetali armonizza l’intestino, placa la fame nervosa e regola gli effetti negativi degli zuccheri sulla glicemia.
Perché i datteri fanno bene
Proteggono le vie respiratorie | I datteri hanno proprietà antinfiammatorie utili per la salute delle vie respiratorie, in particolare contro il raffreddore e frullati col latte caldo sono una panacea per il mal di gola. |
Proprietà digestive | Contengono molte fibre in grado di regolare le funzioni digestive e apportano benefici in caso di stitichezza. |
Proteggono dai tumori | Numerosi studi confermano che hanno proprietà antitumorali, specialmente contro il cancro al pancreas. |
Energizzanti | Essendo ricchi di zuccheri, sono una fonte di energia. Per questo, possono essere usati, senza eccedere, per una colazione rinvigorente o per uno spezzafame salutare. |
Sono amici del cuore | Hanno molto potassio e poco sodio; ciò li rende ottimi per regolare la pressione sanguigna e salvaguardare il cuore da patologie cardiovascolari. |
Afrodisiaci | Sono un rimedio afrodisiaco d’origine indiana: immergi qualche dattero nel latte di capra (o vegetale) per tutta la notte; al mattino, prima di bere, frulla gli ingredienti con semi di cardamomo in polvere e un poco di miele. |
In caso di anemia | I datteri contengono tanto ferro e sono ideali, perciò, contro l’anemia. |
Fanno bene agli occhi | I carotenoidi di cui abbondano, come luteina e beta-carotene, preservano la salute degli occhi. |
Un team di ricerca bengalese, assieme a colleghi malesiani, ha dimostrato che i datteri giocano un ruolo essenziale nel trattamento del diabete, grazie alla presenza di polifenoli che esercitano una forte azione antiossidante.
I flavonoidi contenuti in questi frutti sarebbero in grado, inoltre, di rafforzare la sensibilità dell’insulina legata a un cattivo controllo del glucosio e migliorare le complicazioni indotte dal diabete. Senza contare che il prezioso apporto di fibre dona all’organismo una dolce sensazione di appagamento e sazietà che consente di evitare di piluccare fuori pasto e, quindi, prevenire bruschi sbalzi glicemici.
Tuttavia, gli esperti consigliano di consumarli in dosi molto piccole, non più di 2-3, magari dopo un pasto proteico oppure a basso contenuto di carboidrati per riequilibrare il picco glicemico.
I datteri andrebbero consumati freschi invece che secchi, come capita invece molto più spesso, perchè nel processo di essicazione perdono molte caratteristiche: sono comunque considerati anche afrodisiaci, fin dall’antichità, probabilmente perchè energizzanti.
Mangiarne un paio al giorno non può che fare bene: spezzano la fame, hanno un sapore dolce che non fa rimpiangere alimenti molto meno sani, fanno bene al cuore, alla mente e agli occhi. Proprio così, grazie ai carotenoidi i datteri sono grandi alleati della nostra vista.
Solitamente si mangiano secchi; in realtà, però, per approfittare di tutte le loro proprietà andrebbero consumati freschi. I datteri freschi, infatti, sono più ricchi di sali minerali e vitamine e contengono circa la metà delle calorie rispetto a quelli secchi.
Grazie al loro potere energico sono molti utili in caso di carenze, affaticamento e debilitazione fisica. Sono inoltre adatti agli sportivii. In virtù del loro potere calorico e dell’elevato contenuto di zuccheri non sono idonei per chi segue una dieta ipocalorica e per chi soffre di diabete.