“Una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l’odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà”.

Questo l’appello di ‘People – prima le persone’, la manifestazione per i diritti che si tiene  a Milano promossa da 30 realtà, dall’Arci ai sindacati alle organizzazioni antirazziste, cui hanno aderito oltre 1000 associazioni. Un corteo colorato accompagnato da musica e balli è partito da corso Venezia angolo via Palestro.  Tantissimi i partecipanti al corteo contro tutte le discriminazioni: decine di migliaia le persone. L’arrivo in piazza Duomo dove non sono perevisti comizi ma un ‘afro street party’ guidato dal dj nigeriano Simon Samaki Osagie venuto appositamente da Londra e famoso per avere inventato i flash mob musicali a tema politico.

All’iniziativa hanno partecipato – secondo la stima dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino – 200mila persone. In serata è arrivata la reazione del vicepremier, Matteo Salvini: “Il messaggio al governo – ha detto – gli italiani lo hanno dato col voto, rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di elezione in elezione”.

Alla testa del corteo, tra gli altri, anche l’assessore di Milano alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, Giuliano Pisapia, il segretario generale Cgil Maurizio Landini, il segretario generale aggiunto Cisl Luigi Sbarra e il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo. Tra i nomi della cultura e dello spettacolo presenti Roberto Vecchioni, Lella Costa, Claudio Bisio, Maria Amelia Monti.