Boom di uccisioni di gatti randagi, la nuova challenge indigna il mondo intero | Il commento del promotore: “Sono come il diavolo”
La nuova challange lanciata dall’isola ha sconvolto tutti quanti e l’organizzatore non ha battuto alcun ciglio. Uccisione di gatti randagi…
La crudeltà contro gli animali è veramente una piaga sociale, tra le più deplorevoli e cattive. Infatti, le persone che trattano gli animali come degli oggetti da maltrattare, manifestando una forte assenza di empatia e incapacità di rispettare la vita di creature non umane.
Queste sono pericolose perché sono il preludio anche di forme di violenza estese contro gli esseri umani. Il fenomeno della violenza fisica contro gli animali assume in realtà forme diverse e molto sfaccettate.
Può andare dalla negligenza e assenza di cura fino ad arrivare a percosse, violenze e abusi fisici molto importanti. È importante affrontare il problema dal punto di vista sociale, per provare ad arginare la cosa e debellarla in modo definitivo.
Non va sottovalutata e bisogna tenere gli occhi ben aperti, in quanto la violenza fisica è solo la punta dell’iceberg: ci sono tantissime forme di maltrattamento meno evidenti che vengono inflitte agli animali domestici e non.
Maltrattamenti contro gli animali
Va inoltre sottolineato che alcune forme di abuso vengono perpetrate anche negli allevamenti intensivi, e non sono meno deplorevoli per questo. Infatti, spesso maiali, vitelli e galline vengono sottoposti a delle condizioni di vita aberranti.
Sottoposti a dei regimi alimentari insalubri, costretti spesso stare legati in stalle affollate senza avere la possibilità di muoversi agevolmente, questi animali vivono in condizioni davvero inumane. Il profitto non è una motivazione valida a un tale sfruttamento.
Uccisione di gatti come competizione: orrore sull’isola
Come ha raccontato il giornale Blitz Quotidiano, riprendendo una notizia del The Guardian, in Nuova Zelanda, sull’isola di North Canterbury si è consumata una vera e propria strage di gatti, in cambio di una importante somma di denaro. Sembra che infatti siano stati uccisi circa 340 gatti, nella competizione North Canterbury Hunting Competition. Questa ha vergognosamente luogo ogni anno e prevede l’uccisione di diversi animali selvatici. Quest’anno sono stati inseriti anche i gatti, senza che nessuno battesse ciglio. Secondo gli organizzatori i gatti selvatici mettono a rischio la fauna autoctona e portano delle malattie al bestiame. Quello che stupisce è che questa forma di crudeltà così diffusa non venga contestata dalla popolazione locale. Anzi, uno degli organizzatori avrebbe persino avvalorato l’utilità dello sterminio di gatti, commentando: “Sono come diavoli“.
Le associazioni di animalisti hanno manifestato la loro contrarietà verso la cosa, provando a far sentire la loro voce e a puntare la luce su quanto accaduto. Hanno infatti sottolineato la deriva violenta che potrebbe avere questo tipo di manifestazione, dicendo: “nell’incoraggiare i bambini a uccidere gli animali e le persone a tentare di lanciarci addosso opossum morti non c’è nulla di buono”.