Bonus GPL e metano: fino a 800 euro sul conto se presenti richiesta | Da maggio il nuovo incentivo
Rivoluzione in ambito di auto e costi energetici: l’incentivo alla conversione a GPL promette di farsi carico di gran parte della spesa.
Il recente decreto incentivi proposto dal Governo Meloni ha scosso il settore automobilistico italiano, offrendo una luce di speranza per la trasformazione di un parco auto obsoleto e inquinante in un’opzione più sostenibile.
Tra le varie misure introdotte spicca il nuovo bonus GPL, destinato a incentivare la conversione di vetture a benzina in veicoli bifuel, dotati di impianto a gas.
Il nuovo bonus GPL rappresenta un passo importante verso un parco auto più pulito e sostenibile in Italia.
Con il supporto del governo e l’interesse crescente per le soluzioni a basso impatto ambientale, la conversione a bifuel potrebbe diventare una scelta sempre più popolare per i guidatori italiani attenti all’ambiente e al portafoglio.
Un incentivo che promette fino a 800 euro di contributo
L’idea di trasformare un’auto a benzina in una bifuel, sfruttando il GPL, apre nuove prospettive sia per i proprietari di veicoli che per l’ambiente. Il bonus proposto offre un contributo di 400 euro per la conversione in GPL e di 800 euro per quella in metano, rendendo l’operazione più accessibile ed economicamente vantaggiosa. Non solo si riducono le emissioni inquinanti, ma si ottiene anche un significativo risparmio sui costi di esercizio.
L’incentivo riguarda i modelli omologati Euro 4 o successivi, garantendo una maggiore compatibilità con le normative ambientali attuali. Il bonus non è ancora stato definitivamente approvato, ma il Governo ha stanziato 10 milioni di euro in attesa dell’approvazione finale. Una volta ratificato, spetterà agli installatori richiedere e ottenere direttamente il contributo, mentre i costruttori degli impianti saranno responsabili di rimborsare la propria rete di installatori.
Bonus GPL e metano: perché sarebbe la scelta più giusta
Si prevede che il decreto sull’incentivo venga approvato entro il mese di maggio, dopo la necessaria convalida della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’analisi della Corte dei Conti, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Questa procedura garantirà la trasparenza e la legalità del programma di incentivi, assicurando che i fondi vengano utilizzati in modo efficace ed equo. Il costo della conversione varia in base al modello dell’auto, alla cilindrata e al tipo di motore, con prezzi che oscillano tra gli 800 e i 2000 euro. Tuttavia, questo investimento può essere ammortizzato nel tempo grazie ai vantaggi offerti dalla nuova alimentazione bifuel. Oltre alle basse emissioni, l’autonomia diventa un elemento chiave: grazie alla possibilità di utilizzare sia il serbatoio della benzina che quello del GPL, i proprietari possono viaggiare più a lungo senza doversi preoccupare di ricariche frequenti.
Ma il vero vantaggio risiede nei costi di esercizio ridotti. Mentre un pieno di benzina può costare tra i 70 e gli 80 euro, il costo del GPL è inferiore della metà. Questo significa un notevole risparmio sui costi di carburante nel lungo periodo, rendendo la conversione non solo un’opzione ecologica, ma anche finanziariamente conveniente per i guidatori.